A volte un individuo manifesta problematiche che possono essere meglio comprese se si allarga il contesto di osservazione e di intervento. Partendo proprio dai suoi sintomi sarà possibile entrare nel suo mondo familiare e scoprire il valore degli affetti, come pure il peso dei conflitti e dei tagli emotivi sia a livello della coppia dei genitori che delle generazioni precedenti.

Questa modalità di intervento permetterà di curare i sintomi del singolo e insieme le ferite familiari ancora aperte, avviando trasformazioni sane nelle relazioni familiari.

Questo tipo di intervento è particolarmente consigliato quando i sintomi sono espressi da bambini e da adolescenti. Un bambino manifesta il proprio disagio attraverso problemi psicosomatici, relazionali o della condotta; gli adolescenti segnalano attraverso il corpo e il comportamento i loro disagi esistenziale e relazionali.

Il terapeuta si occuperà di osservare i significati relazionali di disturbi alimentari, di stati depressivi o di comportamenti violenti e di intervenire sulle fragilità individuali dell’adolescente e sulle sue ambivalenze e allo stesso tempo su conflitti e vicissitudini familiari spesso drammatiche e dolorose.